La chiesa di Sant'Orso
Monsignor Duc e l'abbé Henry hanno citato tra tutte le parrocchie esistenti sul territorio valdostano nell'anno 600 anche quella di Aymavilles-Saint-Martin che "serviva" i paesi limitrofi.
Sicuramente Saint-Ours di Jovençan ne fu un'emanazione.
Intorno all'anno 800, alla morte di San Grato, Jovençan era classificata tra le parrocchie esistenti sul territorio.
Saint-Ours morì probabilmente nel 529 ma se è incerto l'anno della morte sembra più sicuro il giorno: il 1° febbraio.
Fu scelto come Santo della chiesa di Jovençan in quanto persona semplice che si dedicava alla preghiera ed alla carità.
La tradizione vuole che sia stato Sant'Orso a costruire ed a regalare ai poveri i Sabot per proteggersi dal freddo e dalla neve.
Viene normalmente ritratto con un uccello posato sulla spalla per ricordare che era generoso anche con i volatili.
Secondo monsignor Duc gli stati sinodali del 1307 dichiarano la chiesa di Jovençan come dipendente dell'Abbazia benedettina di Saint-Jean di Ginevra, dalla quale dipendeva anche il Priorato di Santa Elena di Sarre.
La Chiesa parrocchiale attuale è stata ingrandita negli anni 1888-1890 e consacrata da monsignor Duc il lunedì di Pentecoste dell'anno 1890.
La precedente era sicuramente di stile romano. Rimangono ancora le fondamenta e l'entrata laterale sud che è stata chiusa.
Il campanile è stato ricostruito tra il 1452 e il 1455 dopo la visita arcidiaconale del 18 dicembre 1452 e voluto dal parroco Sulpice della Tour di Gressan. All'interno la Chiesa è stata completamente spogliata.
I dipinti del "Coeur" sono dei Fratelli Artari così come i pannelli "du bas des autels", dove sono rappresentati a seconda dei gusti del tempo i santi e i benefattori di origine valdostana.
La cappella di Saint-Gothard
Di questa cappella non si ha un dato certo sulla sua costruzione anche se sembra si possa datare tra la fine XVII° secolo ed inizio del XVIII°.
Fu costruita ai margini della strada che da Aosta portava a Cogne. Saint-Gothard, vescovo e confessore, era il patrono dei villaggi di Turille e Pessolin.
Probabilmente la sua costruzione si deve a qualche famiglia agiata del posto come i Fiou, i Turille, i Duclos e i Pessolin che, tra l'altro, hanno dato dei parroci alla chiesa e, i Pessolin, anche un sindaco alla città di Aosta.
La cappella di Saint-Georges a Chatelair
La tradizione vuole che sia stata la prima chiesa di Jovençan e che, come tale, servisse tutto il territorio.
Probabilmente Saint-Georges era la cappella asservita al castello di Aymavilles.
L'attuale ricostruzione è del 1661. La cappella è ampia ed elegante.
La cappella di Sainte-Barbe a Pompiod
Nell'anno 1893 un terribile incendio distrusse una parte del villaggio di Pompiod.
Alfine di proteggerlo dal fuoco, il parroco Gaspard Antoine Girodo, lo mise sotto la protezione di Santa Barbara.
Comprò da Fabod Joseph e da Bérard Pantaléon, quest'ultimo soprannominato per il suo attaccamento alla fede "Lo grop de la dévotion", le rovine delle loro case e un terreno adiacente di proprietà dello stesso Bérard Pantaléon.
Vi costruì una cappella dedicata alla Santa protettrice del villaggio.
Fu benedetta il 16 dicembre 1894.
La campana è stata benedetta e piazzata il 2 dicembre dello stesso anno.
Gli oratori
A levante, sulla strada che conduce ad Aosta, è stato costruito o ricostruito nel 1920 un oratorio da Joseph Félicien Usel.
Sulla strada di Vigne plane, a Les Adam, si trova l'oratorio di Saint-Predzet. Tradotto letteralmente vuol dire Santo Parlare. In questa cappella si portavano i bambini balbuzienti o che tardavano a parlare e si invocava il Santo affinchè intervenisse proprio a favore di questi bimbi.
A Turille dessous c'è un piccolo oratorio restaurato e di proprietà della famiglia Praz.
Esisteva, una volta, al fondo della via principale di Grumel, un oratorio davanti al forno del pane. Ora non esistono più entrambi.
Qualche famiglia aveva un piccolo oratorio sulla facciata della casa: in frazione Clou, sulla facciata della casa di Laurent Viérin; a Rotin ce n'era uno sulla volta d'entrata della casa Clos e Bionaz. E' stato abbattuto con la casa per fare posto all'attuale parcheggio.
A Rotin nella casa ristrutturata che fu della famiglia Montrosset sono rappresentati i Santi Giorgio, Orso e Grato.
A Jobel un dipinto di Saint-Georges si trova sull'angolo della casa di Desaymonet Julien
Tutti i dipinti di questi oratori presentano le stesse caratteristiche di stile ma, purtroppo non si conosce l'autore.