La carta d'identità elettronica
La Carta d’identità elettronica (CIE) può essere richiesta presso il Comune di residenza o presso il Comune di dimora.
La sua durata varia secondo le fasce d’età di appartenenza:
- 3 anni per i minori di età inferiore ai 3 anni;
- 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni;
- 10 anni per i maggiorenni.
Il cittadino interessato deve recarsi in Comune munito di:
- fototessera recente e a colori (in formato cartaceo o elettronico, su un supporto USB) dello stesso tipo di quelle utilizzate per il passaporto;
- tessera sanitaria.
I certificati
Novità introdotte dall’art. 15 della legge n. 183/2011
“...Le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto di notorietà...”
E’ fatto pertanto divieto alle Pubbliche Amministrazioni di richiedere e di rilasciare ai cittadini certificati il cui destinatario è una pubblica amministrazione o gestore di pubblico servizio.
I certificati richiesti da privati scontano sempre l’imposta di bollo salvo nel caso di esenzione ai sensi della Tabella “Allegato B” del DPR 642/72 o Leggi speciali.
L'autocertificazione
L’autocertificazione (l. 15/1968, l. 241/1990, l. 127/1997, D.P.R. 403/98) consente al cittadino di sostituire i normali certificati con una propria dichiarazione.
La dichiarazione sostitutiva di atto notorio
D.P.R. 28.12.2000 n. 445 "Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa"
Fatti, stati e qualità personali, diversi da quelli per i quali è prevista l'autocertificazione, che siano comunque a conoscenza dell'interessato, sono comprovati con una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.
La dichiarazione da presentare ad una pubblica amministrazione o ad esercenti un pubblico servizio è sottoscritta alla presenza del dipendente addetto a riceverla o presentata con la fotocopia del documento di identità del dichiarante. Non serve firmare presso gli uffici comunali.
Eccezioni: le sottoscrizioni in calce alle domande ed alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà presentate per la riscossione da parte di terzi di benefici economici (es. deleghe alla riscossione dipensioni...) o presentate a privati (banche, assicurazioni, datore di lavoro...) devono essere autenticate dal funzionario incaricato dal Sindaco.
Oltre alle Anagrafi, l'interessato può rivolgersi agli Uffici della Pubblica Amministrazione cui deve trasmettere la pratica.
L'autentica di firma fatta dal funzionario incaricato dal Sindaco è soggetta all'imposta di bollo purché non si ricada in una delle ipotesi di esenzione previste dalle leggi vigenti. L'esenzione deve essere motivata. In bollo si pagano Euro 14,62 + 0,52 di diritti di segreteria, in esenzione si pagano Euro 0,26.